STUDIO MEDICO ROSATESE
ORTODONZIA … che cos’è?
L’ortodonzia è la branca dell’odontoiatria che si occupa di studiare, prevenire e curare le malocclusioni e i disallineamenti che compromettono l’estetica del sorriso.
A che età si deve portare un bambino a fare una prima visita ortodontica?
È consigliabile effettuare una prima valutazione ortodontica dai 3 ai 6 anni.
Infatti già in età precoce è possibile intercettare una problematica di crescita dei mascellari o un’alterazione legata ad abitudini viziate (deglutizione, uso di ciuccio, biberon, dito in bocca, ecc.).
Esistono terapie ortodontiche funzionali finalizzate a favorire una crescita armonica dei mascellari già a 3/5 anni (equilibratori o trainer).
Questi trattamenti non escludono altre cure ortodontiche future ma permettono di migliorare notevolmente le condizioni di crescita alterate.
La terapia Ortodontica generalmente si può dividere in due fasi:
La prima fase solitamente inizia in dentizione mista (quando sono ancora presenti i “denti da latte”) indicativamente tra i 7 e i 10 anni e ha lo scopo di correggere quelle disarmonie dentali e scheletriche che, se non intercettate precocemente, potranno aggravarsi rendendo necessaria una terapia più complessa.
In questa fase è possibile avvalersi di un apparecchio fisso o mobile a seconda dei casi.
La seconda fase inizia quando sono erotti tutti i denti permanenti, a crescita completata e ha lo scopo di ottimizzare l’allineamento dentale (quindi anche l’estetica) in armonia con un’occlusione stabile e funzionale.
Questa fase è affidata a dispositivi mobili (mascherine invisibili) o a terapia fissa (mediante un sistema di attacchi o brackets applicati sui denti).


Quanto dura un trattamento di ortodonzia?
La durata della cura ortodontica dipende dal problema da trattare. Un trattamento ortodontico può durare da pochi mesi a ad un massimo di 2/3 anni. In fase di crescita, a causa del continuo sviluppo della dentatura, si usa alternare periodi di trattamento ad altri di attesa.
Quali sono le malocclusioni più comuni?
Le “malocclusioni” sono l’insieme delle alterazioni scheletriche, muscolari e dentarie che comportano un cattivo funzionameto dell’apparato masticatorio oltre che una compromissione dell’estetica del sorriso e del volto.
Il mascellare superiore è un osso fisso in cui risiedono i denti superiori.
Il mascellare inferiore o mandibola è un osso mobile che si articola con il cranio attraverso le due articolazioni temporo-mandibolari destra e sinistra. In esso sono annessi i denti dell’arcata inferiore
Il mascellare sup ed inf si sviluppano con la crescita e il volto del bambino che inizialmente è piccolo e rotondo si accresce in lunghezza e larghezza.
Questo accrescimento è dettato in parte da fattori genetici in parte da fattori ambientali.
Semplificando:
- Se le ossa crescono in modo armonico e regolare il profilo è rettilineo e si parla di I classe scheletrica.
- Se il mascellare sup cresce più velocemente della mandibola il profilo tende ad essere convesso e si parla di II Classe scheletrica.
- Infine se il mascellare sup tende a non svilupparsi e la mandibola risulta più sporgente il profilo è generalmente concavo e si parla di III classe scheletrica
CHE COS’è IL MORSO APERTO?
Un paziente con morso aperto o open bite ha il gruppo degli incisivi sup che non toccano con gli incisivi inf. Questa problematica è tipica di quei bambini che succhiano il dito. Generalmente sospendendo questa abitudine viziata il morso si chiude. Non sempre è un compito facile per questo il dentista saprà indicare il dispositivo più indicato per questo tipo di problema
CHE COS’È IL MORSO PROFONDO?
Il morso profondo o deep bite si manifesta quando gli incisivi dell’arcata superiore coprono marcatamente gli incisivi dell’arcata inferiore. Qualche volta addirittura gli incisivi inferiori traumatizzano il palato.
In questi casi si interviene con apparecchi ortopedico-ortodontici che migliorano la dimensione verticale.
Cos’è lo studio del caso ortodontico?
Qualora si mostrasse la necessità di intervenire con un trattamento ortodontico, è necessario procedere con uno studio personalizzato del caso che permetta di effettuare un’accurata diagnosi e stabilire un Piano di Terapia Individuale.
Tale documentazione prevede :
- Impronte delle arcate dentarie per sviluppare modelli in gesso
- Cera di masticazione abituale
- fotografie del viso e delle arcate dentarie
- ortopantomografia delle arcate dentarie (panoramica)
- Teleradiografia latero-laterale del cranio
- Tracciato cefalometrico
Occupandoci delle correlazioni bocca-postura richiediamo anche:
In alcuni casi è necessario avvalersi di ulteriori approfondimenti diagnostici con tecniche di imaging tridimensionali di nuova generazione (TC 3d Cone-Beam) o Risonanze Magnetiche (RMN).
